Sunday 30 August 2015

City to Surf

Ritorno a una gara semiseria dopo tanto tempo. L'occasione, la celebre City to Surf, dove 'surf' sta per 'mare'. Di fatto, 12 km dal centro di Perth fino a City Beach, faccia a faccia con l'oceano indiano.
Ero molto scettico sul mio riuscire a partecipare, perche' negli ultimi due anni bastava mi iscrivessi a una gara (previo pagamento) perche' spuntasse fuori un infortunio/influenza. Invece, stamattina mi trovo alla partenza, ore 9am, senza problemi apparenti. Mi ero allenato decentemente negli ultimi 15 giorni, niente di trascendentale, ma comunque con continuita'.

Sicche' eccomi al via, insieme a altri TREMILA appassionati- la maggior parte intenti a farsi i selfie e a metterli su Twitter.. Riesco a infilarmi tra i primi, a pochi passi dalla linea di partenza. Pronti via. Come sempre, pochi dati oggettivi su cui basare pronostici: dentro di me, pensavo di poter correre a 3e40, cioe' sui 44 minuti.

Pronostico non azzeccato, perche' tra le altre cose non teneva conto delle salite. La prima, al primo km, 500m al 5-6%. La faccio piano, ansimando, ma una volta svalicato la gambe girano bene. Al 6km, la seconda - mi attacco a un tipo con la coda di cavallo, tatuaggi vari sulle gambe, e mi faccio piu' o meno trainare su, tipo carro attaccato, appunto, al cavallo. In discesa stacco tutti e rimango da solo, piu' un male che un bene, perche' da li' in poi correro' da solo, anche se in gloriosa rimonta. Alla fine, il traguardo arriva in 45e37, 3e47 al km. Non quello che speravo. Pero'

a) sono arrivato bene, ultimo mille a 3e25 (anche se in discesa)
b) ho fatto gara in rimonta, e nessuno mi ha superato
c) ho corso meta' gara da solo, senza riferimenti cronometrici
d) le salite hanno fatto la grossa differenza. Zero allenamenti in quel senso, e infatti oggi appena la strada si alzava ero praticamente impotente.

In compenso, in discesa volavo - mettevo a folle e le gambe giravano a tutta, segno che i lavori di pseudo-velocita' fatti nei giorni scorsi hanno avuto qualche effetto.

All'arrivo, gli australiani gia' a fare la fila per mangiare hamburger a patatine fritte. Che bestie.


Per la cronaca, la 12km l'ha vinta un italiano 39enne (foto), che e' un po' il Baldini del West Australia.

Sunday 23 August 2015

Occasione mancata

Ieri altra Parkrun, alla quale mi presentavo con i soliti propositi bellicosi, stavolta, se non altro, supportati da un principio di allenamento valido. In piu', ero forte di una buona notte di sonno, che in quest'era bi-filiare non e' mai una cosa normale.

Freddo, in questo che, non ce lo dimentichiamo, e' autunno australe. Mentre i maratoneti, in Cina, partivano per la gara dei Mondiali di atletica, io facevo i miei giri di "riscaldamento" (e 'proprio il caso di dirlo) sulla costa ovest dell'Australia. Non ci avevo mai pensato, ma Pechino e Perth sono sullo stesso fuso orario.

Si parte, e noto subito i soliti giovincelli che schizzano via di buon passo. Si va forte, ma la buona notizia e' che le Asics Hyperspeed, che temevo aver comprato troppo piccole, invece mi calzano alla perfezione. Cosi', i miei piedini taglia 40 e 1/2 transitano al primo km in 3e25, che e' un passo quasi d'altri tempi. Sto bene, anche se mi muovo in territorio a me ignoto.

E infatti commetto l'errore: uno dei giovincelli si stacca leggermente, e io mi stacco con lui. Grave sbaglio, perche' lo staccato poi praticamente si mettera' a correre a 4 al km, lasciandomi a me stesso, mentre lo staccante continuera' a 3e20/25. Io, ritrovatomi da solo dal secondo km, cerco di riportarmi sotto, ma invece vedo il divario aumentare. Garmin dice 3e39, che mi butta un po' giu' psicolgicamente, poi 3e37, 3e32, all'arrivo 17e38, che e' pur sempre primato personale. Ma resta l'amaro in bocca: fossi rimasto attaccato al giovane staccante, che ha fatto 16e55, probabilmente sarei scoppiato alla grande - ma in una gara di 5km ci sta che scoppi. 17e20 si poteva fare.

Thursday 20 August 2015

Ricomincio da tre


Un fatto statistico di un certo rilievo e' che questa settimana, per la prima volta forse da quando sto in Australia, ho corso per 3 giorni di fila. Certo il fattore principale e' che i miei genitori sono, eroici, venuti a trovarci dall'Italia, e stanno con noi per due mesi: il che mi rende la vita estremamente agevole, soprattutto nella gestione della mia progenie. Ma e' comunque un segnale incoraggiante, anche se, diciamocelo, tra tutte le cose che dovrei fare seriamente, correre non e' al comando.

Cosi', sto riuscendo a mettere un po' di km in cantiere, 50-60 a settimana, che date le mie circostanze e' un risultato onorevole. Qualita' piu' che quantita', perche' correre piano non mi serve a niente, e mi annoia. Sicche', l'altro ieri 4 mille con 600m di recupero, sui 3e20, anche quella un'esperienza d'altri tempi - e oggi 20 minuti fartlek, col vento alle spalle che mi faceva volare sui 3e30 senza grossi sforzi, proprio sul lungomare dei serpenti, che per fortuna non si sono fatti vivi.

Prossimi obiettivi: fare seriamente le cose che devo fare seriamente.

Monday 17 August 2015

Serpenti by the beach

Le notizie di oggi riportano questo - proprio lungo la pista ciclabile su cui corro, un giorno si' un giorno no. Anzi, ci avevo corso proprio il giorno prima..

Sunday 16 August 2015

Progressioni

Weekend felice in famiglia, anche se Ferragosto qua non esiste. Il sabato e il tempo primaverile hanno facilitato le cose, e oggi mezze maniche e barbecue in giardino.

Poi corsa serale, bellissima, 50 minuti. Che era tanto che non li facevo. Stavo bene, il sole tramontava sullo Swan River, dietro le ville dei miliardari che popolano la zona nord Fremantle. Ero felice, un felicita' crescente come il ritmo a cui correvo - che cito per pure statistica autoreferenziale

Ancora non ho testato le nuove Asics, mi preocupa un po' il fatto che quella destra la sento piccola - ma potrebbe essere un fatto di calzino.

Domani Regazzino comincia l'asilo, e Matilde tra poco riesce a girarsi sulla pancia- ci scompisciamo a guardarla fare una specie di danza scondinzolante, nel tentativo di mettersi a pancia in giu'. Bene cosi'.

Thursday 13 August 2015

And the winner is..

Oggi timido riavvicinamento alla corsa, dopo 3 giorni sotto influenza e medicine. Non sembro esserne uscito troppo male, e gli otto km fatti oggi non hanno mandato segnali negativi. In piu', ero riuscito a inserire, tra un'influenza e l'altra, una buona settimana con addirittura 5 allenamenti -l'ultimo, un 10km in progressione chiudendo a 3e40. Quindi, qualche base di lavoro c'e', e speriamo di costruirci sopra nelle prossime settimane.

Intanto, oggi si e' finalmente concluso il contest "Che scarpe compro?", di cui avevo gia' scritto, e che e' stato vinto dalle Asics Gel Hyperspeed.

A 155gr, sono quello che cercavo, nella spasmodica, e vagamente irrazionale, ricerca di ritmi di corsa under 3e30. Scarpa da allenamento basilare, non ho capito bene come si colloca nel contesto minimalista/massimalista. Se non altro, mi sono reso conto che la Nike adesso fa delle scarpe davvero inguardabili, ciabatte.

Spero che la suola duri piu' delle mie precedenti esperienze con l'Asics. Anche se, le Gel Epirus, rimangono nell'Olimpo. Quelle anche, quanto a estetica, lasciavano a desiderare (anche se adesso sembrano essere diventate scarpe fashion!) - pero' erano fantastiche. Ah, gli anni '90... Ma perche' hanno smesso di farle? Ma se una scarpa e' insuperabile, non andrebbe prodotta ad libitum??

P.S. Non ho ricevuto nessuna sovvenzione dalla Asics per scrivere questo post :(


Tuesday 11 August 2015

Ballata del podista ammalato



Questa e' la ballata del podista ammalato,
che voleva correre e invece s'e' influenzato,
pensava "quasi quasi ritorno in condizione,
di questo passo posso fare una grande prestazione!"

Podista sognatore, confuso e ossessionato,
quello strano mal di stomaco lo aveva preannunciato
ti accingevi a fare un medio faticando tutto solo,
e invece adesso solo letto, e paracetamolo.

Tuesday 4 August 2015

La mossa del piccione


Il corridore amatore e' poco avvezzo a fare stretching, e se lo fa, di solito, la gamma di esercizi cui fa ricorso e' molto limitata: piegarsi in avanti mirando a toccarsi le punte dei piedi (bicipite femorale), afferrare un piede tirando il tallone verso il sedere (quadricipite), appoggiarsi contro il muro con un piede dietro e tallone a terra (polpaccio)


Nella foto ce n'e'anche qualche altra, ma comunque questi 3 sono quelli piu' comuni. Io, in 20 anni di onorato servizio, mi sono limitato a essi - che sono comunque molto importanti. Da quasi 10 anni, tuttavia, cado vittima di contratture ai polpacci (l'ultima, la settimana scorsa): in una delle varie visite dall'osteopata, mi si fa notare che ho il sedere di marmo. Il fatto che a dirmelo sia un uomo non mi esalta, e a cio' poi si aggiunge che il commento non e' inteso come  complimento, ma come  critica. "Hai i glutei completamente irrigiditi" - mi dice il doc. "Devi fare esercizi mirati."


Prima di entrare nel dettaglio, un fatto antropologicamente interessante. Provate a scrivere, su Google immagini, "esercizi stretching glutei"; poi, scrivete la stessa cosa in inglese ("stretching glutes"). Notate qualche differenza?? Una, notevole, e' che la ricerca italiana risultera' in una compilation di foto al femminile, anche esteticamente di un certo livello; quella in inglese, invece, mostrera' sia donne che uomini, di vari livelli. Sara' perche' lo stretching del gluteo, da noi, e' ancora considerato una cosa un po' frufru'??

Comunque, da un anno ho scoperto il seguente "esercizio mirato", che cerco di fare in maniera quasi religiosa tutte le sere prima di mettermi a letto. L'ho trascurato per un po', e subito mi si e' riaccartocciato il polpaccio. L'esercizio, che in realta' e' una posizione yoga (altro tabu' in Italia: se sei maschio e dici yoga, subito ti prendono per gay) (ecchissenefrega, aggiungo), si chiama "pigeon pose", che fa sempre piu' figo di "posa del piccione".

Funzione cosi':


Questo esercizio ha due grandi virtu'. Da un parte (quella della gamba piegata), fa uno stretching della madonna sul gluteo; sulla gamba tesa, invece, da una fondamentale stirata allo psoas, muscolo misterioso ma causa di tanti guai a livello di lombosciatalgia. Il tizio nella foto, in realta', sbaglia, perche' il dorso del piede della gamba tesa deve stare a terra, e premere gentilmente sul pavimento, per mettere pressione anche sullo psoas. Ma anche qua - vi sfido a trovare foto di uomini che fanno la mossa del piccione.

Certo fa un male cane - bisogna farlo con molta cautela, altrimenti ti salta il ginocchio. Ma per chi ha menischi e crociati integri, e' una mano santa. Addirittura sembra migliori l'erezione!!

Saturday 1 August 2015

Il paradosso del sorite - ovvero, l'irrilevanza del non allenarsi



La mia attivita' podistica resta impantanata nei rimasugli della bronchite-cum-contrattura della settimana scorsa, quindi nisba. Oltre al correre appresso ai figli, non c'e' che da filosofare.

In filosofia si parla a volte di vaghezza con riferimento a concetti dai confini poco chiari. Per esempio, "mucchio". Se prendo un mucchio di sabbia, e ne tolgo un granello, non fa nessuna differenza. Ne tolgo un altro, non fa nessuna differenza. Ne tolgo un altro, sempre mucchio e'. Ne tolgo 10, e' sempre mucchio. A un certo punto, pero', togli e togli comincia a diventare un mucchietto. Finche', ne ho tolti talmente tanti che il mucchio non c'e' piu', c'e' solo "qualche granello". Ma qual e' il granello la cui rimozione fa sparire il mucchio??


Questo paradosso, detto del sorite, si puo' applicare anche a altri contesti. A 60kg, sono magro. Se ingrasso un etto, non fa niente. Se ingrasso un altro grammo, non fa niente - sempre magro sono. A 65kg, diciamo che non sono piu' magro. Ma quand'e' che smetto di essere magro? A 61.5? A 62.9? Qual'e'il grammo di grasso che mi fa smettere di essere magro?


Ci dobbiamo incontrare alle 5 di pomeriggio. Se tardo un minuto, non fa niente. Se tardo un altro minuto, non fa niente. Se tardo un altro minuto, non fa niente. Qual e' il minuto che, se lo tardo (licenza poetica..), mi fa diventare ritardatario??
 
Io sono calvo. Una volta, non lo ero. A un certo punto nella mia adolescenza, ho cominciato a  perdere capelli. Ne cascava uno ogni tanto: non faceva niente, sempre capelluto ero. Il processo e' andato avanti per anni, finche' intorno ai 30, ho smesso di essere classificato come capelluto, e sono diventato calvo. Ma qual e' il capello la cui caduta mi ha fatto smettere di essere capelluto??

E quindi oggi pensavo: se mi alleno, sono allenato (non fa una piega). Quando sono allenato, se salto un giorno non fa niente - sempre allenato sono. Se mi baso su questa massima ("saltare un giorno non fa niente"), allora se oggi non mi alleno non fa niente. E allora, domani, se domani non mi alleno non fa niente. E dopodomani ecc. E quindi, ne consegue che, se non mi alleno, non fa niente. Qual e' l'allenamento mancato che mi fa smettere di essere allenato???


 
Per un'introduzione alla vaghezza, leggere questo.