Sunday 23 August 2015

Occasione mancata

Ieri altra Parkrun, alla quale mi presentavo con i soliti propositi bellicosi, stavolta, se non altro, supportati da un principio di allenamento valido. In piu', ero forte di una buona notte di sonno, che in quest'era bi-filiare non e' mai una cosa normale.

Freddo, in questo che, non ce lo dimentichiamo, e' autunno australe. Mentre i maratoneti, in Cina, partivano per la gara dei Mondiali di atletica, io facevo i miei giri di "riscaldamento" (e 'proprio il caso di dirlo) sulla costa ovest dell'Australia. Non ci avevo mai pensato, ma Pechino e Perth sono sullo stesso fuso orario.

Si parte, e noto subito i soliti giovincelli che schizzano via di buon passo. Si va forte, ma la buona notizia e' che le Asics Hyperspeed, che temevo aver comprato troppo piccole, invece mi calzano alla perfezione. Cosi', i miei piedini taglia 40 e 1/2 transitano al primo km in 3e25, che e' un passo quasi d'altri tempi. Sto bene, anche se mi muovo in territorio a me ignoto.

E infatti commetto l'errore: uno dei giovincelli si stacca leggermente, e io mi stacco con lui. Grave sbaglio, perche' lo staccato poi praticamente si mettera' a correre a 4 al km, lasciandomi a me stesso, mentre lo staccante continuera' a 3e20/25. Io, ritrovatomi da solo dal secondo km, cerco di riportarmi sotto, ma invece vedo il divario aumentare. Garmin dice 3e39, che mi butta un po' giu' psicolgicamente, poi 3e37, 3e32, all'arrivo 17e38, che e' pur sempre primato personale. Ma resta l'amaro in bocca: fossi rimasto attaccato al giovane staccante, che ha fatto 16e55, probabilmente sarei scoppiato alla grande - ma in una gara di 5km ci sta che scoppi. 17e20 si poteva fare.

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