Friday 6 February 2015

Morti di corsa?



Ieri guardavo le news, e tra una crisi e l'altra del governo australiano (eh gia', non e' un fatto solo di casa nostra) a un certo punto si cambia argomento, e viene proposto un servizio su un "recentissimo studio scientifico" che dimosterebbe nientepopodimeno che....


Innanzitutto, di nuovo c'e' ben poco, perche' sono anni che gira questa storia che troppa corsa faccia male (gli stessi identici risultati erano gia' stati pubblicati nel 2012!). Come sempre, spiegazioni chiare = zero, pero' l'idea e' che l'eccessivo e prolungato sforzo legato alla corsa, negli anni, porterebbe a un eccessiva ipertrofia del cuore, che eleverebbe il rischio di arresto cardiaco improvviso. 



Il punto di partenza non credo sia errato: se un muscolo lo utilizzi molto, cresce. Questo vale anche per il muscolo cardiaco. Purtroppo, ogni anno si sentono storie di runners che, durante una maratona, di colpo crollano in preda a un arresto cardiaco. Il fatto che fossero individui "sani", e magari anche ben allenati, ha contribuito a creare allarmi (o allarmismi).



Cio' che vale la pena dire al riguardo di quest'ultimo "studio scentifico" e' che sembra sia stato fatto particolarmente a fallo di segugio. I corridori studiati erano divisi in tre gruppi: "light", "vigorous" and "strenuous", in base all'intensita' dello sforzo cui sottoponevano il loro organismo correndo (in pratica, in base a quanto correvano forte). Solo che "strenuo", o estremo, era considerato uno che corre a 11km l'ora. Un corridore "light", secondo questi criteri, e' uno che va a 8km l'ora.

Che sarebbe tipo 7e40'' al km. Quasi non si qualifica come 'corridore'.

Ma soprattutto:

  • Numero di atleti "strenuous" morti:  SEI! (tra l'altro dipende dai criteri: se si guarda alla durata dela corsa, ne e' morto solo 1), su centinaia testati;

  • Causa della morte: Ignota! Cioe' se sono stati investiti, se gli e' cascato in testa un pianoforte, se si sono suicidati ecc. non fa nessuna differenza! L'importante e' che siano schiattati.

Ben vengano gli 'studi', ma solo se fanno chiarezza, piuttosto che aumentare l'ignoranza.

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