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Friday, 17 July 2015

Resurrection





(Scusate la foto presuntuosa).

Eccomi, riapro il sepolcro nel quale giaceva l'homo currens che e' in me, e lo riporto in vita, con la speranza che stavolta torni a darsi da fare su questo blog.

La paternita' si e' presa tutto il tempo giustamente necessario, e ancora se lo prende. Ma la voglia di correre e' tornata, e con essa anche la voglia di scriverne. Quasi tre mesi trascorsi in adorazione della mia adorabile Matilde, a ritrovare pannolini, bagnetti, pianti notturni, a reimparare la fine arte del camminare in punta di piedi e senza respirare - senno' si sveglia- ma anche di sorrisini, gorgheggi, e sbaciucchi vari, che ti fanno dimenticare il fatto che stai dalla parte opposta del pianeta.

Questa settimana ho rimesso le scarpe da corsa, le vecchie Mizuno che forse e' ora di ricomprarle, e mi sono riaffacciato sul lungomare di Fremantle. Ero talmente arrugginito che scricchiolavo. Talmente sovrappeso che non serviva allacciarsi i pantaloncini. Anche garmin mi guardava come a dire "Ma dici sul serio?" - anche lui un po' sovrappeso. Ma le endorfine si sono rimesse in circolo lo stesso.

E adesso, sono in congedo parentale dall'universita', perche' l'Australia sara' un posto del cavolo, nel deretano del mondo, pero' il sistema assistenziale c'e' e va ancora alla grande. Ah, la gioia di aver messo la risposta automatica alla mia email "I am unable to reply until the 19th of October." Impagabile.

Questo mi dara' tempo per riprogrammare una parvenza di attivita' sportiva, per arrivare a fare una mezza maratona a Ottobre con dignita'. Ci sono vari obiettivi intermedi da raggiungere, ovviamente, e non sono sicuro che la famiglia e la scrittura accademica mi permetteranno di avere la continuita'/pazienza necessaria per allenarmi regolarmente. In quel caso, mi dedichero' a sbaciucchiare ulteriormente Matilde.


(P.S. Aggiungo "grattatina", com'e' d'obbligo in casi come questo)

Friday, 28 November 2014

Un giorno di Novembre

Penso sempre alla corsa, alla faccia della vita. Dovrei pensare ad altre cose, tipo il lavoro, lo scrivere articoli accademici, definire nuovi progetti; o alla mia vita da emigrato, 4 anni in Australia, in giro da una parte all'altra di questo immenso continente, alla costante ricerca dello 'stare bene', anche se con gli anglosassoni  non ci si riesce mai; o alla famiglia, allo stress di un rapporto di coppia quasi decennale, internazionale, con uno splendido bambino sfasciatutto, e un altro/a in arrivo tra qualche mese.

E io che invece cerco sempre di correre. Sara' forse che lo faccio per fuggire dalla routine/alienazione che la situazione corrente ingenera. Pero' e' anche vero che sto in un posto magnifico, e non andare a correre sull'oceano mi sembra quasi un peccato mortale! E insomma, visto che ci penso sempre, allora magari comincio anche a scriverne. E magari scrivo anche della vita in Austalia. E magari scrivo anche della vita di coppia. E magari scrivo anche di filosofia. Insomma cosi', basta che scrivo.