Thursday 29 January 2015

Post delle 4 'i': insolazione, indigestione, insomma insonnia

La vita sull'oceano ha questa caratteristica- che se vivi sull'oceano, vicino a te c'e'... l'oceano!
Recentemente accortomi di questa verita', ho deciso di accantonare per un po' ossessioni pseudo-podistiche, e invece di buttarmi tra i flutti e vedere quello che riesco a fare con le altre parti del mio corpo. Fremantle offre belle spiagge, fortunatamente a distanza di bici da casa mia, e l'occasione merita di essere colta al balzo (o al tuffo).

Ci sono solo due requisiti importanti:

a) evitare di andare nel tardo pomeriggio, perche' si alza il vento e nuotare diventa un po' come correre circondato da persone che ti spingono da tutte le parti e, contemporaneamente, ti buttano secchi d'acqua (salata) in faccia

b) evitare di andare al largo, ma neanche troppo "in la' ". Io mi tengo, per sicurezza, a max 5m dalla riva. Questo perche' , una volta piu' "in la' ", potrebbe succederti di tutto, ma soprattutto questo



Cosi' sono andato anche oggi, complice una temperatura vicina ai 40C - sicche' alle 11 e mezza mi sono gettato trai flutti. Ho fatto un km abbondante, che se ci metti la mia scarsa tecnica, mancata confidenza, e bagnanti da evitare, e' comunque dignitoso. Purtroppo, avevo dimenticato il terzo, fondamentale requisito del nuoto oceanico, ovverosia: coprirsi dalla testa ai piedi con la crema solare protezione 50+.

Per la precisione, mi sono coperto la testa, le spalle, e un po' le braccia, ma ho incredibilmente (e follemente) lasciato la faccia. Lo stare sott'acqua, avrei dovuto saperlo, non protegge, ma semmai peggiora, le cose a livello epidermico. Il sole australe.

Insomma, per farla, breve, adesso sono le 3 di notte, mi sono svegliato complici un temporale coi controcoglions la' fuori, e la mia faccia sembra un forno. Non rossa, soltanto calda. Sunstroke!




Un spiegazione alternativa, e (forse) meno preoccupante e' che cio' che sto esperendo sia il risultato del chicken curry che ho mangiato ieri sera a cena, al porto turistico... Indigestion!




Cosa farei senza Google Images?..


Com'e' come non e', stanotte non si dorme. Speriamo bene.

Tuesday 20 January 2015

Barbi, Baldini, e io che corro sul lungomare australiano

Ieri sera ero uscito per 30 minuti di corsa 'mbacc' 'o mare, complici i suoceri che stanno a casa con noi fino a domani e quindi ammortizzano l'impatto di mio figlio sul mio tempo libero.

Cosi' sgambettavo felice, senza sentire i 3kg di addome che mi sono riportato dall'Italia, e mentre sgambettavo incontro un altro corridore, che va in direzione opposta alla mia - mi saluta con grosso sorriso, "Another runner? This is paradise!", mi dice.  Sento un accento ma non capisco di dove. Felice per la sua felicita', ricambio il sorriso/saluto e continuo a correre. Arrivato al faro, cioe' qui


faccio inversione a U, e  rivedo il tipo in lontananza, davanti a me'. Allora colgo l'occasione per improvvisare un piccolo fartlek, e dopo un po' lo raggiungo. Hi how are you, e vedo che indossa la canottiera Fidal. "Ma dai, un altro italiano!" - mi fa lui, ignaro del fatto che a Fremantle ci sono piu' italiani che gabbiani. E' qui in vacanza per 2 settimane. "Lo sai - mi fa- questa canottiera me l'ha data Barbi!"

Ah be', non e' che ci sia tanto di cui vantarsi, penso tra me, mentre in realta' gli dico "Beh, certo Barbi ha fatto una brutta fine".

Barbi, me lo ricordo quando era amatore e faceva tipo 2ore e 20. Che per carita', se ti alleni e' fattibile. A 37 anni fa il personal best - 2 ore e 10, che per carita', se ti alleni 10 volte al giorno e' pure fattibile, e veste la maglia azzurra ai mondiali di Edmonton. Dopodiche', squalificato per doping (EPO)  tre volte negli anni successivi, e' stato infine squalificato a vita.





Nel post-squalifica, in un'intervista all'Avvenire (noto quotidiano sportivo..), tanto per sfogare un po' di frustrazione, confessa che senza Epo lui avrebbe fatto al massimo 2ore e 14. Poi, non contento, mette in mezzo anche nientepopodimeno che Baldini, dicendo che lui (l'olimpionico) in realta' valeva 2 ore 13.





Esatto, proprio lui, quello che detiene record italiano (2h 7' 22'') e ha vinto praticamente tutto quello che c'era da vincere nell'arco di vent'anni.

Dopo l'intervista, Baldini non ci rimane tanto bene, e infatti querela il Barbi barbino per diffamazione.
 
Questo per un breve riassunto. Tornando a ieri, il tipo allora mi si mette a parlare di Barbi, e che ha sbagliato, e che di qua, e lavorava in cartiera, e che di la', "e poi c'e' la storia della sacca"..

La sacca? La sacca di Epo che Barbi si portava dietro ovunque andasse? Eh no. Entrando nel magico mondo del "si dice", il podista misterioso mi racconta che "Si dice" che Barbi abbia scambiato la sacca delle urine "per salvare Baldini"!! Cioe' che Baldini era quello che doveva essere trovato positivo all'Epo, ma Barbi, cuor di leone, si sacrifico' per amore della patria. "Ma non si sa se sia vero", conclude il tipo, per onesta' intellettuale.

E io finisco la mia mezz'ora respirando salsedine e pensando "Ma che minchia c'entrano le urine con l'Epo?.."





Sunday 18 January 2015

Elenco di obiettivi sportivi per rendersi la vita interessante

In questi giorni, tento di uscire dalla letargia natalizia e, allo stesso tempo, di tornare a un normale ritmo sonno-veglia, data le 7ore di differenza di fuso orario tra Italia e Australia. Delle due, la seconda operazione mi vede attualmente sconfitto.

Mentre cerco di riattivare un metabolismo sepolto da strati di adipe, mi vengono in mente cose che potrei fare per mettere piu' pepe nella vita sportiva. Che la corsa, si sa, e' sempre uguale, e comunque vada non riuscirei mai ad avvicinare performances passate - per mancanza di tempo, fisico, e soprattutto voglia.

Allora ecco alcuni obiettivi sportivi che possono rendere la vita piu' emozionante di un medio di 10km - che notoriamente non mi eccita. Quelle cose che ti svegli la mattina e ti dici "Adesso ti faccio vedere io!"


Per esempio, la sfida delle 100 flessioni:




Magari senza bottiglie, all'inizio. Non essendo io noto per le mie spalle larghe, ne' per i pettorali "che ci puoi mettere sopra un bicchiere" come Arnold Schwarzenegger, questa sarebbe un'ottima scelta per mischiare la sfida esistenziale con la restaurazione fisica. E allora, perche' no? Su internet, se guggoli "100pushups" ti si apre un mondo nuovo. C'e' addirittura l'app fatta APPosta, che ti tiene il conto di quante flessioni fai: basta che, ogni volta che vai giu', tocchi il mouse pad col naso! Certo che poi con il tuo laptop non puoi farci piu' niente, pero' vuoi mettere la rottura di palle di dover tenere il conto???


La seconda, ancora piu' estrema,  e possibilmente inaccessibile al mio fisico da giratore di pagine di libro: 50 pull-up.


 Ops, no non questi pullups (a quelli ci pensa mio figlio).



Ecco, questa roba qua, le classiche trazioni alla sbarra. Come fare a farne 50? Non penso di averne fatte50 in tutta la mia vita.. Per fortuna, anche qui c'e' l'apposita app, che senno' chi ce la fa a tirarsi su senza collegarsi online?? E vuoi mettere quanto migliora la postura, correndo, quando sei in grado di farne 50 (o probabilmente anche solo 10)?


E poi, c'e' quella piu' tosta, secondo me, in assoluto: lo squat su una gamba sola, o pistol squat.


Eccone una dimostrazione (anglofona) ad opera di nientepopodimeno che Al Kavaldo (chi?):


Lo squat su una gamba sola e' un esercizio eccezionale per il corridore. Rimpiango il fatto che il mio coach, ai tempi, mi faceva fare solo gli squat "normali" (cioe' su due gambe), perche' tutti i miei problemi di bacino (e forse anche cervello..) squilibrato si sarebbero risolti, o almeno ridotti di molto,  se avessi fatto meno km e piu' pistol squats.

Ma quanto e' dura farne anche solo una ripetizione completa?? C'e' qualcuno che ci riesce?

Dato il molto tempo a disposizione, con l'attuale l'insonnia da jet lag, passero' le mie notti a meditare su quale challenge scegliere. Si accettano (s)consigli.


Thursday 15 January 2015

Lavori in corso


Un mese, un volo Perth-Abruzzo andata e ritorno, e 3kg di peso piu' tardi, torno a scrivere su questo blog. Sono stato a casa dei miei, in Itali', per il periodo natalizio, con famiglia al seguito, 20 giorni nei quali lo sport ha fatto capolino giusto all'inizio, per poi perdersi tra pandori e altre cose che non si fa (o nemmeno si trova, visto che pandori e torroni, in Australia, sono una barzelletta), oltre che sotto nevicate di un certo livello, che non incoraggiavano all'uscita.

Sono successe un po' di cose importanti, nel frattempo. E' morto Pino Daniele. Anche se Pino aveva finito di cantare, secondo me, nel 1995, quando ha cominciato a mettere cammelli e deserti nelle canzoni, pero' era sempre un'icona. E le icone si rispettano. E allora ogni tanto, mentre guardavo la neve dalla finestra, e ignoravo mio figlio che spaccava giocattoli e altro, mi mettevo a ascoltare questa.



Poi i fatti di Parigi. Da una parte l'orrore di gente ammazzata per strada, dall'altra la propaganda e, soprattutto, l'ignoranza di quelli del "ve lo avevo detto!" Come se respingere i poveri disgraziati che arrivano, disperati, dal mare, per scappare da guerre che l'Occidente ha piu' o meno causato, potesse risolvere qualcosa. Con Netanyahu che ha perfino il coraggio di andare a Parigi a sfilare per la liberta'. Perche' quelli che criticano Israele hanno un sacco di diritti..




E quindi cosi'. Comunque, siamo tornati da 24 ore, e il fisico non ci sta. Il jetlag la fa da padrone (complice mio figlio, che stanotte alle 3 mi parlava in un misto di italiano e inglese, e alle 4 mi ha costretto a alzarmi con lui), e il girovita e' sempre li', a ricordarmi che sono diventato un panzone e che tornare a correre a livelli decenti richiedera' fatica. Propositi del nuovo anno, pochi, e non aventi a che fare con la corsa - perche' porta sfiga.

Insomma, poca fretta, e poca ansia, che i problemi sono altri. Miro a fare 30-40 minuti al giorno per la prossima settimana, giusto per ricordarmi come si fa.