Saturday 28 February 2015

Oggi ho vinto anch'io


(Scuse a Franco Nero per titolo di film e foto rubate..)

Per la cronaca, stamattina Parkrun australiana (5km), e un cast di partenti non proprio competitivo fa si' che mi ritrovi primo al traguardo.

Non che ci sia niente da celebrare, 18e32 non e' certo un record, ne' tantomeno ci sono stati stimoli visto che ho corso in solitaria (dopo passaggio ai 2km in 7e50...) gli ultimi 3 km, all'arrivo ero a malapena sudato, e il secondo e' arrivato un minuto dopo.

Pero' comunque e' bello rivivere -vagamente- la sensazione di arrivare primo. Alla fine ho pur sempre corso gli ultimi 3km a 3e35, che dato il mio attuale regime di 20km a settimana non e' cosa da poco. Di fatto, sto facendo solo squats (vedi post precedente) e nuoto, corro si' e no 2 volte a settimana. E va bene cosi'!!

Tuesday 24 February 2015

Goblet squat - anche no.

Uno degli strumenti sportivi oggi imprescindibile, mentre "ai miei tempi" non era nemmeno concepibile, e' la kettlebell - che sinceramente in italiano non so nemmeno come si dica. Chettelbel?

Insomma questa cosa qui:




 La foto non rende molto, ma di fatto e' una palla d'acciaio dal peso variabile, con comoda maniglia. E' l'ultima versione dell'allenamento coi pesi.

Un ottimo esercizio, che da un po' di anni accompagna le mie giornate, e' lo swing. No, non il ballo, ne' purtroppo lo scambio di coppia. Trattasi di questo:





 Anche questa foto non rende molto, e fa sembrare il tutto una forma di castrazione auto-indotta. In pratica, l'esercizio consiste nel far oscillare la chettelbel mantenendo la schiena dritta. Ottimo per spalle e, soprattutto, lower back, da una bella strizzata anche a quadricipiti e adduttori.

Sulla scia dell'entusiasmo, ho cominciato anche a fare degli squat. Cosi' ho scoperto il goblet squat, ovvero sia "l'accovacciata a calice". Mi sa che in inglese suona meglio.

Il goblet squat funziona cosi':


Lo facevo con gioia, l'altra mattina, io 62 kg, la chettelbel 12 kg. Facevo attenzione a 1) tenere le ginocchia in fuori e 2) mantenere le anche puntate all'indietro, cosi' da tenere il bacino stabile e lavorare sul gluteo.

Alla seconda serie, ho cominciato a sentire fitte in zona inguinale... Mi stava uscendo l'ernia?? Probabile, data la mia non-forza, e la storica mancanza di squats nella mia vita (il mio coach di gioventu' temeva mi avrebbero ucciso, per qualche motivo).

Allora meglio aspettare ancora, prima di bere l'amaro goblet. Nel frattempo, torno agli amati/odiati pistol squats.

Il mio obiettivo, decisamente, e' questo:



Friday 6 February 2015

Morti di corsa?



Ieri guardavo le news, e tra una crisi e l'altra del governo australiano (eh gia', non e' un fatto solo di casa nostra) a un certo punto si cambia argomento, e viene proposto un servizio su un "recentissimo studio scientifico" che dimosterebbe nientepopodimeno che....


Innanzitutto, di nuovo c'e' ben poco, perche' sono anni che gira questa storia che troppa corsa faccia male (gli stessi identici risultati erano gia' stati pubblicati nel 2012!). Come sempre, spiegazioni chiare = zero, pero' l'idea e' che l'eccessivo e prolungato sforzo legato alla corsa, negli anni, porterebbe a un eccessiva ipertrofia del cuore, che eleverebbe il rischio di arresto cardiaco improvviso. 



Il punto di partenza non credo sia errato: se un muscolo lo utilizzi molto, cresce. Questo vale anche per il muscolo cardiaco. Purtroppo, ogni anno si sentono storie di runners che, durante una maratona, di colpo crollano in preda a un arresto cardiaco. Il fatto che fossero individui "sani", e magari anche ben allenati, ha contribuito a creare allarmi (o allarmismi).



Cio' che vale la pena dire al riguardo di quest'ultimo "studio scentifico" e' che sembra sia stato fatto particolarmente a fallo di segugio. I corridori studiati erano divisi in tre gruppi: "light", "vigorous" and "strenuous", in base all'intensita' dello sforzo cui sottoponevano il loro organismo correndo (in pratica, in base a quanto correvano forte). Solo che "strenuo", o estremo, era considerato uno che corre a 11km l'ora. Un corridore "light", secondo questi criteri, e' uno che va a 8km l'ora.

Che sarebbe tipo 7e40'' al km. Quasi non si qualifica come 'corridore'.

Ma soprattutto:

  • Numero di atleti "strenuous" morti:  SEI! (tra l'altro dipende dai criteri: se si guarda alla durata dela corsa, ne e' morto solo 1), su centinaia testati;

  • Causa della morte: Ignota! Cioe' se sono stati investiti, se gli e' cascato in testa un pianoforte, se si sono suicidati ecc. non fa nessuna differenza! L'importante e' che siano schiattati.

Ben vengano gli 'studi', ma solo se fanno chiarezza, piuttosto che aumentare l'ignoranza.