Monday 1 December 2014

Del perche' non posso allenarmi al 100%


Oggi correvo i miei 40 minuti alle 6e30 di mattina, che per la cronaca e' una performance semi-clamorosa per i miei standard, dati i miei ritmi circadiani molto ostili allo sport di prim(issim)a mattina - comunque ero li' che me la scorrazzavo col vento oceanico in faccia (qui a Perth dovunque corri il vento e' sempre contrario: misteri dell'emisfero australe), un minuto andante e un minuto piano, e mentre ero alle prese con quella fatica moderata ma crescente, mi si e' palesata dinanzi una verita' tanto ovvia quanto innegabile. Ovvero' che la differenza principale tra i miei tentativi atletici di adesso e quelli di quasi 20 anni fa non e' tanto i 20 anni di differenza (o almeno cosi' mi ripeto), ma il fatto che quando torno a casa non c'e' piu' un sistema famigliare prodigo di assistenza per l'atleta stanco.

Per esempio' io a 18 anni facevo 40 minuti di riscaldamento e poi 10x1000 recupero 500m, insomma correvo fino alla morte, e poi a cose fatte l'unico sforzo rimasto era arrivare a casa, fare doccia, buttare i vestiti tra i panni sporchi e, semmai, mettermi seduto a studiare. Non dovevo combattere con la casa, ne' lavare, ne' cucinare/fare la spesa, tutto era fatto per me (mamma, quanto ti voglio bene?)

Invece, stamattina, mentre correvo contro il vento australe, sapevo che al mio rientro mi aspettavano moglie e figlio, e colazioni vestizioni portazioni a scuola, e poi un giorno al lavoro, che anche se alla fine il lavoro e' sempre stare seduto a studiare, ora pesa di piu'.

Insomma, uno dei motivi per i quali non mi posso allenare come quando ero 18enne, e uno dei motivi per cui i 40 enni che si allenano come fossero 20enni sono degli esauriti, e' perche' -graziaddio- ho una vita al di la' della corsa.

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